CASSEFORTI ANTICHE: UN INVESTIMENTO NELLA SICUREZZA E NELL'ESTETICA
29/05/2019 - Con l'avvento della rivoluzione industriale le tecniche di lavorazione metallurgica hanno portato ad un balzo in avanti fino ad allora incredibile per garantire la sicurezza dei propri beni: nascono le casseforti per come le intendiamo ancora oggi.
Nell'Inghilterra del 1800 è nato e si è sviluppato il moderno concetto di cassaforte, dietro al quale si celano idee e tecniche costruttive che stanno alla base della realizzazione di quelle odierne. Nasce così una tipologia di oggetto che contemporenamente assolve alla funzione di soddisfare il proprio gusto del bello ed il bisogno di sicurezza.
Vediamo in dettaglio quali sono i passaggi che hanno contraddistinto la storia delle cassaforti dall'antichità a quelle moderne.
Casseforti... prima delle casseforti
Proteggere i propri beni è un bisogno atavico dell'umanità, e in quanto tale è difficile determinare chi sia stato l'inventore del primo sistema di conservazione dei propri beni per mantenerli al sicuro da malintenzionati.
• Il primo popolo in cui è documentato il concetto di "realizzare una struttura per evitare che qualcuno prelevi il contenuto al suo interno" sono gli egizi: stiamo parlando delle piramidi. E nonostante la loro imponenza ed i segreti di costruzione dovesse scongiurare chiunque dal penetrarvi, nelle camere funerarie dei faraoni si trovano i primi scrigni e forzieri (il più antico è datato Ramesse II, nel tredicesimo secolo Avanti Cristo).
• Presso i greci ed i romani, in particolare i generali dell'esercito, il concetto di un oggetto più o meno trasportabile nel quale contenere denaro, documenti o altro si evolve ed appaiono i primi sistemi misti tra legno, di cui era composto il contenitore, e metalli vari quali ferro, bronzo e argento per quel che riguarda le serrature e le chiavi, anche se queste erano molto semplici e uno dei cardini moderni della sicurezza della cassaforte (la sua infrangibilità) non era garantita dal telaio in legno.
• Nel medioevo e nel rinascimento si iniziano ad intravvedere i primi passi verso le cassaforti moderne con strumenti quali campanelli collegati ai chiavistelli (gli antenati degli allarmi) e le prime combinazioni numeriche per fare scattare i meccanismi di apertura.
• Luigi XVI re di Francia nutriva una grande passione per la lavorazione del ferro che praticava (sembra con perizia) quando era libero da impegni istituzionali. Al suo nome è legato "l'armadio di ferro" (armoire de fer), un armadio segreto incassato in un muro di un corridoio del palazzo delle Tuileries e nascosto alla vista da una porta in ferro.
La nascita della moderna cassaforte
Tutti questi esempi hanno dei tratti in comune: si tratta di oggetti per una ristrettissima cerchia della popolazione (il sovrano o comunque chi è in alto nella gerarchia sociale) e per quanto nel corso dei secoli si siano evoluti le tecniche di lavorazione dei materiali e l'ingegno dei progettisti, non si riusciva a realizzare delle "casseforti" veramente sicure.
Il benessere economico portato dalla rivoluzione industriale portò ad una richiesta sempre più insistente e diffusa nella popolazione di possedere un sistema di sicurezza per conservare i propri averi; e questo fu, insieme al drastico miglioramento delle tecnologie di lavorazione metallurgica, il requisito necessario per la creazione della cassaforte come la conosciamo.
La struttura portante della cassaforte divenne quindi di metallo, principalmente in ferro. Inizialmente puro e in seguito in leghe quali ghisa e acciaio, oppure con l'aggiunta in percentuali ridotte di metalli quali il manganese per ottenere delle proprietà quali la maggiore resistenza alla perforazione, la resistenza al taglio, l'incombustibilità e la coibenza delle pareti.
I primi produttori inglesi, che si concentrarono nella zona londinese del West Bromwich, furono quindi i precursori di un arte che ben presto si diffuse in tutta Europa. Alcune di queste aziende quali ad esempio la Milners esistono ancora oggi, a due secoli di distanza dalla loro fondazione.
Le caratteristiche di una buona cassaforte
Una cassaforte per essere il più sicura possibile ha bisogno di caratteristiche intrinseche (che tutte le nostre casseforti hanno) e di alcuni accorgimenti da adottare quando la si installa in casa propria.
Tra le caratteristiche citiamo:
- La presenza di due pareti, una interna ed una esterna. Tutte le nostre casseforti prevedono l'esistenza di tali pareti in metallo (all'esterno di norma in ferro) la cui funzione primaria è offrire resistenza a taglio, deformazione e perforazione a meno di impiegare una notevole quantità di tempo e rumore
- Inoltre suddetta struttura consente la presenza di un'intercapedine tra le due pareti, con sabbia o segatura, atta a mantenere un tasso di umidità accettabile per prevenire la formazione della ruggine e per conservare al meglio gli oggetti situati all'interno. L'intercapedine provvede anche alla dispersione del calore per aumentare l'incombustibilità della cassaforte e preservare ciò che si trova al suo interno.
- Un meccanismo che una volta chiusa automaticamente innesta dei chiavistelli tra il telaio e lo sportello, rendendo impossibile l'apertura se non con una lunga e rumorosa opera di taglio con fiamma ossidrica o simili.
- Dimensioni e peso della cassaforte rendono impraticabile, una volta installata, l'asporto della stessa in tempi rapidi per cercare di forzarla in un secondo tempo.
- Quello che intuitivamente può sembrare uno svantaggio e invece diventa un plus: senza alcun tipo di marchingegno elettronico viene meno la possibilità da parte di eventuali malintenzionati di riuscire ad "hackerare" la cassaforte.
Tra gli accorgimenti invece:
- La discrezione. Meno persone sono a conoscenza dell'esistenza di una cassaforte e meglio è; inoltre acquistando una cassaforte vintage e ponendola in casa propria si evita la situazione spesso controproducente in caso di acquisto di cassaforte moderna durante la costruzione di un edificio, ovvero la presenza della stessa "in cantiere" rendendola visibile a molte persone estranee.
- L'altezza del posizionamento. Se possibile è meglio piazzarla in posizione sollevata da terra (ovviamente senza esagerare per evitare di rendere difficoltosa l'apertura quando necessario) in modo da rendere meno agevoli eventuali tentativi di effrazione.
- La posizione. Più è angusta, anche qua senza esagerare per evitare contorsionismi durante le occasioni in cui si renda necessario aprirla, e meno agevoli saranno le manovre di eventuali malintenzionati. Se possibile il lato dello sportello con le cerniere dovrebbe essere adiacente a una parete o meglio ancora ad un angolo di due pareti.
- Il fissaggio. Se avete intenzione di murare la cassaforte utilizzandola come cassaforte da incasso, potete fissare alla cassaforte delle alette o delle zanche per aumentare la superficie di incasso e rendere quindi impossibile il tentativo di smurarla. Se avete intenzione di tenerla come cassaforte da esterno, fissandola con dei tasselli di dimensioni adeguate dotati di linguette anti-strappo renderete la vostra cassaforte ancora più sicura.
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